GEOTERMIA A BASSA E MEDIA ENTALPIA: RISCHI E CONSEGUENZE




Oggi 18 dicembre ad Arcidosso si è svolto l’incontro dei rappresentanti degli Enti Pubblici nella sede dell’Unione dei Comuni Montani Grossetani.
 https://drive.google.com/file/d/1VsSvoWy0sZSHeHGftgfOjFlWN_Ov502H/view?usp=sharing
L’incontro è stato dedicato alla presentazione del nuovo bando regionale per il sostegno alla realizzazione di progetti di “efficientamento energetico degli immobili pubblici” (POR FESR 2014-2020 – bando pubblicato su BURT n. 30, supplemento 105, parte III – 26 luglio 2017).
La Regione Toscana con Decreto Dirigenziale n. 10360 del 14 luglio 2017, ha approvato il bando Por Fesr 2014-2020 - Progetti di efficientamento energetico degli immobili pubblici (allegato 1 del decreto).
L’obiettivo è la realizzazione dell’efficienza energetica per gli immobili pubblici. Vi sono varie opportunità di finanziamento e soluzioni tecniche disponibili per gli Enti Pubblici che rappresentano i potenziali beneficiari, che devono essere localizzati all’interno del territorio regionale.
Possono presentare domanda solo i seguenti soggetti pubblici: Enti Locali quali Comuni, Province, Città Metropolitane, Unioni di Comuni; Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere.
Come Comitati siamo molto preoccupati, perché nell’elenco delle varie possibilità di produrre energia, salta di nuovo fuori la geotermia a bassa e media entapia. Nell’allegato 1 al punto 3.1 leggiamo: "Tipologie di interventi ammissibili alla lettera B: al punto 2b) impianti geotermici a bassa e media entalpia". Siamo già impegnati a opporci agl'impianti geotermici "Flash" e agl'impianti a circuito chiuso sul Monte Amiata.
Come ambientalisti avevamo già informato i cittadini di quest'eventualità, e dei rischi che derivano dalla geotermia, nell'incontro pubblico tenuto a Grosseto il 3 ottobre 2017 – sul nostro blog è anche possibile vedere il video della diretta dell'incontro.
.Come Comitati ribadiamo che siamo fermamente contrari alla geotermia, sia essa a bassa, media o alta entalpia, peggio che mai qualora in abbinamento con impianti di Biomasse, Biogas e Pirogassificatori. Abbiamo tenuti diversi incontri pubblici, per spiegare i rischi legati alla geotermia. qui troverete le informazioni della diffida che abbiamo presentata ai Comuni.
Invitiamo i cittadini, i comitati, le associazioni, le aziende, le attività commerciali, chiunque ama e vuol difendere questo territorio, le sue bellezze, il paesaggio, la salute, i prodotti locali di pregio, a collaborare e ad aderire alle iniziative che stiamo portando avanti sul territorio. È necessario organizzare e coordinare meglio le varie iniziative, per essere più efficaci nelle azioni da intraprendere, superando la scarsa informazione riguardo questi problemi e argomenti, consentendo così ai cittadini di conoscere gli strumenti disponibili.
Tutela della Salute, Tutela Ambientale e della Trasparenza
Per partecipare ai Gruppi e Tavoli di Lavoro contattateci: carloleoni16@gmail.com

Collegamento al video della contestazione: https://drive.google.com/file/d/14B8w-MiMqL3oky7-0RrBZQSQ5LG7kY63/view?usp=sharing

info Pressioni per non far pubblicare un articolo e tentativi di screditare l’operato degli scienziati. https://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/18/sisma-e-trivelle-il-giornalista-di-science-pressioni-per-non-pubblicare-il-rapporto/955605/


Comitato Salute e Ambiente – pagina Facebook;
Salviamo la toscana dalla geotermia per la salute dei cittadini – pagina Facebook;
No trivelle, geotermia sostenibile – gruppo Facebook;
Canale Youtube;
Contatto Twitter;
Contatto Skype @carloleoni16











Collegamento al video della contestazione: 






Commenti

  1. Perchè considera i pirogassificatori come il "peggio"? E' un giudizio negativo in generale sul pirogassificatore? Seguo un progetto che prevede l'utilizzo di pirogassificatore di piccola taglia, 20-30 kw, che utilizza biomasse legnose di scarto o derivanti da potature tare di coltivazione sottoprodotti dell'azienda agricola che produce appunto syngas, purificato anche mediante il plasma se è richiesto molto puro (ad esempio per celle a combustibile o per la produzione di nano tubi di carbonio) e biochar che sarà attivato ed arricchito con microrganismi e preparati bio stimolanti

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    1. basta andare a vedere un decreto del 2012 di quello che può bruciare un impianto di biomasse ecco alcuni cose : 10 11 20 Rifiuti solidi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui
      alla voce 10 11 19
      12 01 05 Limatura e trucioli di materiali plastici
      16 01 03 Pneumatici fuori uso
      04 01 08 Cuoio conciato (scarti, cascami, ritagli, polveri di lucidatura) contenenti cromo
      03 01 05 Segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da
      quelli di cui alla voce 03 01 04
      03 03 11 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti, diversi da quelli di cui alla
      voce 03 03 10
      04 02 09 Rifiuti da materiali compositi (fibre impregnate, elastomeri, plastomeri)
      04 02 21 Rifiuti da fibre tessili grezze
      04 02 22 Rifiuti da fibre tessili lavorate
      08 01 12 Pitture e vernici di scarto, diverse da quelle di cui alla voce 08 01 11
      Rifiuti che non devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari
      per evitare infezioni (es. bende, ingessature, lenzuola, indumenti monouso,
      assorbenti igienici)
      19 08 01 Vaglio
      19 08 05 Fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane
      12 01 05 Limatura e trucioli di materiali plastici
      16 01 03 Pneumatici fuori uso
      16 01 19 Plastica

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  2. si certo conosco bene cosa c'è dietro gli impianti di combustione a biomassa e concordo assolutamente con lei sulla nefandezza di tali impianti e sul sistema operativo così come attualmente concepiti, infatti nella pratica sono inceneritori che si sottraggono alla normativa di riferimento e soprattutto non prevedono controlli sulle emissioni.
    il mio commento era riferito all'uso di piccoli gassificatori a servizio esclusivo dell'azienda agricola il cui prodotto di elezione è il biochar di qualità, prodotto da biomasse legnose di qualità
    il syngas diventa quasi un sottoprodotto anche se rappresenta il modo per raggiungere l'autosufficienza energetica dell' azienda.

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